La strage silenziosa degli innocenti...
Quando il diritto alla vita vieni a mancare proprio a quelli che hanno vissuto, costruito e modellato la nostra storia.
Un brindisi alla vita, ecco cosa dovremo fare alla fine di questa emergenza, per noi, per i nostri cari, per i nuovi angeli, ma sopratutto per quelli che si sono messi in prima linea nella lotta contro questo nemico invisibile, per quanto meno, cercare di salvare più vite possibili. Ma è sempre stato cosi?
Giudicare, criticare, incolpare... le reazioni del cervello di fronte a qualcosa di ignoto sono innumerevole, ma in questa pandemia, l'unica cosa certa sono stati loro, che giorno dopo giorno hanno visto con i propri occhi il sottile filo che distingue la vita della morte senza poter diffendersi.
Perché nel mentre tutti lottano per uscire da questa prigione senza sbarre, il vero dramma di questo pandemonio è rimasto in secondo piano.
La strage degli innocenti
L’Istituto superiore di sanità ha reso pubblico il terzo rapporto sul contagio da Covid-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie in Italia: in tutto 6.773 decessi, il 40% riconducibili al Covid-19. Sono numeri enormi poiché stiamo parlando di un campione pari a un terzo delle strutture contattate.
Spesso si sente dire "Erano comunque anziani!"
Ma avrebbero vissuto di più si tutto questo non fosse successo?
Non tocca noi giudicare, ma il diritto alla vita appartiene a tutti, senza distinzioni!
Questa è la tragica faccia di questa storia, una realtà che spesso vieni lasciata in secondo piano e che oggi più che mai è venuta a gala.
Ma sopratutto, quando arriviamo al punto di ridurre ad un semplice numero vite/morte suddivise per fasce di età, forse ci fa pensare che è il caso di ricordarsene, una volta finita questa pandemia, quanto di umano è rimasto in questo mondo.
Più cuore e meno tecnicismi!
Buon proseguimento.
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